Comincio subito col dire che questo Viltrox 85mm f1.8 mi ha proprio stupito. Costa poco per le caratteristiche che offre (359 euro su Amazon, ma su siti cinesi si trova ancora a meno). Analizziamolo dal punto di vista tecnologico: Viltrox è l’unica azienda che, grazie a tecniche di reverse engineering, ha sviluppato un sistema di autofocus compatibile con le fotocamere Fujifilm. L’azienda giapponese, infatti, è sempre stata molto gelosa dei suoi brevetti e ha fatto partecipe delle specifiche tecniche del suo autofocus solo Zeiss, l’unica società ad avere a catalogo lenti autofocus per la famiglia X. Con grande scorno di Sigma, Tamron e altri produttori.

Quindi, già questo è un primato. E poi, l’autofocus funziona, ed è anche veloce, compatibilmente con la lunghezza focale dell’obiettivo. Ed è attiva la funzione di messa a fuoco con il riconoscimento del volto e dell’occhio. Non è un caso che il primo autofocus compatibile arrivi proprio da Viltrox. La siocietà cinese, infatti è famosa per i suoi convertitori che permettono di usare lenti di altri produttori (principalmente Canon e Nikon) sui corpi Fujifilm. Adattatori molto apprezzati e che garantiscono tutti gli automatismi. 

Sul retro si notano i contatti elettronici per l’autofocus e la porta microUSB per l’aggiornamento del firmware.

Ok, è interessante a livello tecnologico, ma come è questa ottica? A livello costruttivo è impeccabile, tutta in metallo con una bella ghiera zigrinata per la messa a fuoco manuale. C’è una sola cosa che mi manca e che generalmente apprezzo molto: la ghiera dei diaframmi. E sì, la modifica dei diaframmi dovrete farla con la rotellina sul corpo macchina. Peccato, la lente è grossa e quindi ci sarebbe stata bene anche la suddetta ghiera. Molto probabilmente la progettazione è iniziata pensando alle Sony Full Frame (c’è una versione di questo tipo), che montano molte ottiche senza la ghiera dei diaframmi.

Le lamelle del diaframma

Il Vilytrox 85mm è corposo e pesante. Al primo contatto trasmette una sensazione di robustezza e qualità. Con il tappo posteriore e il paraluce pesa ben 678 grammi, una via di mezzo tra i 490 grammi del Fujinon 56 f1.2 e i 759 grammi del Fujinon 16-55 f2.8, entrambi con tappo posteriore e paraluce. All’interno ci sono 10 lenti raggruppate in 7 gruppi, una di queste è a bassissima dispersione (ED, Extra-low Dispersion) e quattro elementi sono a bassa dispersione e a alta trasparenza. Inoltre, la lente frontale ha un nano rivestimento multistarato che la rende resistente e impermeabile. I diaframmi disponibili vanno da f1.8 a f16 e si possono montare filtri da 72mm. La lente frontale è resistente all’acqua, ma l’ottica non è WR, quindi se piove fate attenzione che non vi entri acqua nel corpo macchia.

Insomma, bella è bella, solida è solida, ma come si comporta sul campo? In un’ottica di questo tipo sono tre i parametri da tenere sotto controllo: la definizione e la luminosità al centro e agli angoli, il bokeh (ossia la sfocatura alla massima apertura) e la qualità dei colori ottenibili. La distorsione a barilotto? Stiamo parlando di un 127mm reali, se avesse distorsione a barilotto sarebbe subito da cestinare. E comunque ho fatto una prova anche per quello e non c’è distorsione.

Nelle foto di prova che ho scattato si nota subito il bel bokeh offerta dall’ottica. qui sotto un esempio di foto scattata a f1.8 e a f8.

Foto scattata con l’85mm f1.8 a f8
Il particolare al 100%
Foto scattata con l’85mm f1.8 a f8
Il particolare al 100%

Vedendo anche i particolari ci si rende conto della definizione di questa ottica: veramente molto buona, rilevabile anche in questa foto in bianco e nero:

Viltrox 85mm f1.8 – Iso 200, 1/420, f1.8

Il confronto con il Fujinon 56mm f1.2

Non avendo a disposizione il Fujinon 80mm f2 ho messo a confronto l’85mm f1.8 con il molto più costoso ma bellissimo Fujinon 56mm f1.2, un’ottica ottima proprio per i ritratti. Ecco due scatti di confronto, tenendo l’apertura del Fuji a f1.8 per rendere più simile la comparazione.

Viltrox 85mm f1.8 – Iso 400, 1/4700 sec, f1.8
Fujinon 56mm f1.2 – Iso 400, 1/6400 sec, f1.8
Viltrox 85mm f1.8 – Iso 400, 1/1700 sec, f1.8
Fujinon 56mm f1.2 – Iso 400, 1/2200, f1.8

Come si vede la qualità di entrambe le ottiche è veramente ottima, solo che il Viltrox costa un terzo del Fujinon.

La definizione è omogenea dal centro agli angoli e raggiunge la miglior qualità al f8, ma anche a f1.8 è decisamente buona. Anche i colori (come si vede nelle foto sopra) sono di buona qualità e molto simili a quelli ottenibili con lenti Fujifilm. Ecco altre foto realizzate con il Viltrox.

Definizione, bokeh e colori – Iso 400, 1/7500, f18
Foto con tempi lunghi: Iso 200, 3,7 secondi, f5.6

Per concludere

Non lo nego, il Viltrox 85mm f1.8 mi piace molto. Vediamo allora cosa mi è piaciuto e cosa sarebbe migliorabile.

Mi è piaciuto

  • Qualità costruttiva
  • Prima lente non Fuji con autofocus ben funzionante (controllate che il firmware sia aggiornato)
  • Definizione e qualità dei colori ottimi
  • Rapporto prestazioni/prezzo molto interessante

Mi è piaciuto meno

  • Mancanza della ghiera dei diaframmi
  • È piuttosto pesante
  • Mentre l’ottica è ben costruita, il paraluce lascia un po’ a desiderare 
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2 Comments

  1. […] in Italia. Se poi la qualità sarà comparabile con quella dell’85mm f1.8 sempre di Viltrox (vedi la prova qui) allora la competizione con le lenti Fujifilm farà […]

  2. […] obiettivo autofocus Viltrox 85mm f 1.8 (leggi la prova qui) per Fujifilm ha ricevuto l’aggiornamento del firmware alla versione […]

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