Due Chiese suggestive si fronteggiano a Palermo: la Chiesa di San Cataldo e la Chiesa della Martorana (chiamata anche Santa Maria dell’Ammiraglio). La prima fu costruita da un Ammiraglio del Regno, Majone da Bari che ne fece la cappella privata del suo palazzo, sui resti delle antiche mura punico-romane.

La seconda prende il nome dall’Ammiraglio della flotta di Ruggero II d’Altavilla, Giorgio di Antiochia. Ufficiale siriano di culto bizantino, l’Antiocheno la edificò verso la metà del XII secolo accanto al suo palazzo, dedicandola alla Madre di Dio per ringraziarla della protezione che gli aveva concesso nella sua lunga vita militare sui mari.

Si tratta di un edificio bizantino del Medioevo ed è la testimonianza della cultura religiosa e artistica orientale presente ancora oggi in Italia. Cultura che fu portata dagli esuli albanesi che si erano rifugiati in Sicilia sotto l’incalzare delle persecuzioni turche nei Balcani. Quest’ultimo influsso ha lasciato notevoli tracce nella pittura delle icone, nel rito religioso, nella lingua, nei costumi tradizionali proprie di alcune colonie albanesi nella provincia di Palermo. La comunità è parte della Chiesa cattolica, ma segue il rito e le tradizioni spirituali che l’accomunano in gran parte alla Chiesa ortodossa.

La chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio o la Martorana dal 3 luglio 2015 fa parte del patrimonio dell’umanità (Unesco). Non a caso, nel 1185 il viaggiatore e mercante IbnGubair in transito a Palermo scriveva che la “chiesa dell’Ammiraglio è uno dei più stupendi monumenti dei cristiani… mancano le parole a descriverla ed è forza tacerne, perché è il più bel monumento del mondo”.

Al suo interno, appena varcato l’ingresso dal campanile, si apre l’Atrio  sovrastato da volte, sostenute dalle otto colonne del vecchio portico. Due colonnine recano iscrizioni arabe dal Corano.

Nella chiesa medievale, il nucleo originale si apre la cupola, al sommo della quale si staglia l’immagine del Cristo Pantocratore. Le pareti sono interamente rivestite da decorazioni musive bizantine di grande importanza, in connessione con quelle riguardanti Dafne nell’Attica. Il grandioso ciclo di mosaici bizantini della chiesa è il più antico di Sicilia. I mosaici della cupola rappresentano al centro il Cristo, scendendo successivamente i quattro arcangeli (tre originali più uno apocrifo) e i patriarchi, mentre nelle nicchie sono ospitati i quattro evangelisti e infine, nelle volte, i rimanenti apostoli.

  • L'interno della chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio o la Martorana
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