Il Castello di Roccabianca fu costruito attorno alla metà del Quattrocento per l’amata Bianca Pellegrini dal Magnifico Pier Maria Rossi da cui il nome Roccabianca, in provincia di Parma. È il Castello degli innamorati e degli amanti. È anche il Castello di liquori, acquaviti, aceto balsamico con il Museo della Distilleria nelle antiche cantine e le stanze di stagionatura dei Culatelli.

Durante la visita scoprirete la lunga vicenda amorosa di Pier Maria con la bellissima milanese Bianca, parallela alle nozze ufficiali con Antonia Torelli (parcheggiata poi nella bellissima Rocca dei Rossi di San Sepolcro). A parlare dell’amante è l’intero maniero fin dallo stemma parlante proprio a Bianca dedicato: una torre su cui poggia un falco pellegrino, ai lati ha due bastoni da viandante con piccole borse appese. Fedeltà, amore, spirito di dedizione, pazienza sono virtù cantate nei cicli affrescati.

Le lettere B R stanno per Bianca Rossi, che il Pier Maria aveva fatto dipingere in attesa di poter sposare Bianca quando i rispettivi consorti fosso deceduti, ma prima muore la moglie di Pier Maria, poi Bianca, poi lo stesso Pier Maria e l’ultimo sopravvissuto è il marito di Bianca.

Recenti restauri hanno messo in evidenza pregevoli decori a fresco, stemmi araldici nel porticato antistante la famosa Camera di Griselda con la ricostruzione moderna del ciclo pittorico ispirato alla centesima novella del Boccaccio.

La vista dal mastio. Si possono ancora individuare le tre mura di difesa del castello.

Bisogna anche salire sul mastio: da qui nelle giornate più limpide si riesce a vedere il Torrazzo di Cremona di 112,10 metri, il più alto campanile in muratura del mondo.

Il Castello di Roccabianca è stata la residenza invernale della coppia mentre in estate si spostavano in un altro bellissimo Maniero, il Castello di Torrechiara

I dipinti vdi questa sala sono copie perché gli originali furono trasferiti al Castello Sforzesco di Milano

Le antiche botti per il vino
Le antiche botticelle per l’aceto balsamico

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