Tante novità digitali per la riapertura del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia

Rate this post

Da domani giovedì 2 luglio il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia riapre al pubblico con nuovi orari di apertura. In una prima fase sperimentale il Museo sarà aperto il giovedì dalle 15 alle 21 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 19 e sarà necessario prenotare online . Potranno accedere 30 persone ogni 30 minuti e non è indicato un tempo massimo di permanenza.

Fino al 6 settembre, all’interno del Museo saranno previsti percorsi caratterizzati da speciale segnaletica di orientamento e dispositivi per garantire il distanziamento e la sicurezza durante la visita, che avverrà nelle Nuove Gallerie Leonardo, Spazio e Astronomia, Ferroviario e Aeronavale e nell’esposizione temporanea di immagini satellitari della Terra, Fragility and Beauty – Taking the pulse of our planet from space, promossa dall’Agenzia Spaziale Europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana.

“In questo momento di grande difficoltà e incertezza assume un valore particolare la riapertura di un Museo che svolge un ruolo sociale importante e si rivolge a tutti i cittadini con un’offerta ampia e articolata.  La sua missione culturale educativa risponde a un bisogno della società contemporanea di comprensione del futuro, assumendo un ruolo di responsabilità per il benessere e la qualità della vita delle persone, dichiara il Presidente del Museo, Giuliano Urbani.

“In questi quattro mesi siamo stati vicini al nostro pubblico attraverso il format digitale #storieaportechiuse. Domani riapriamo in fase sperimentale offrendo un’esperienza di visita unica ed esclusiva, senza un tempo massimo di permanenza e in tutta sicurezza. Il Museo è infatti un luogo accogliente e il pubblico di tutte le età lo potrà visitare prendendosi il tempo necessario per godere al massimo della sua offerta culturale, a partire dalle Gallerie Leonardo, inaugurate alla fine del 2019. Alle Gallerie Leonardo è dedicata la novità multimediale che arricchisce l’esperienza di visita attraverso la voce del curatore: saremo, infatti, tra i primi musei a proporre una serie di podcast da noi prodotti. Questa ripartenza ci consente di presentare nuovi progetti e continuare a valorizzare gli spazi museali, rendendoli sempre più attrattivi. Il Museo è una risorsa per Milano e per l’Italia. Durante i mesi di chiusura, abbiamo continuato a lavorare su diversi fronti con attività e progetti per migliorare la qualità dell’offerta culturale educativa e con nuovi allestimenti e interventi sull’immobile che ospita la nostra sede, ha spiegato il Direttore Generale, Fiorenzo Galli.    

Nei tre giorni di apertura settimanale saranno proposte visite guidate gratuite per adulti, ragazzi e famiglie con bambini tra i 4 e gli 8 anni, alla scoperta di alcune icone delle collezioni esposte nei grandi spazi o all’aperto: spazio esterno Toti – il primo sottomarino costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale; area antistante razzo Vega – il modello in scala 1:1 del primo vettore sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea e Avio; padiglione Aeronavale – la più importante testimonianza della tradizione industriale navale italiana e dell’aeronautica, dagli esordi del volo al futuro dell’aviazione; il padiglione Ferroviario la suggestiva stazione liberty italiana che racconta cento anni di evoluzione del trasporto su rotaia a partire dalla seconda metà dell’800.

Il Museo rappresenta un luogo d’eccellenza tecnologica, ma intende essere anche voce autorevole nel panorama digitale ed è per questo che il suo ruolo in questo settore, continua a evolvere anche a seguito della riapertura e, anzi, non ha mai smesso di farlo. Il Museo è stato infatti il primo museo in Italia a creare, nel 1997, un proprio sito web e successivamente un ufficio dedicato allo sviluppo delle strategie e linguaggi digitali: l’Ufficio Digital . Nel Museo è maturata una conoscenza articolata del linguaggio digitale, che si diversifica nella creazione di varie tipologie di strumenti: siti web; social media; prodotti multimediali interattivi e serious game fruibili dai pubblici al Museo; il mondo del mobile e app; attività con i pubblici per promuovere la conoscenza e la sperimentazione della realtà virtuale immersiva e in generale dei temi del digitale. Proprio per questo, la riapertura di domani, coincide anche con il lancio di tante novità digitali che accompagneranno il Museo nei prossimi mesi.

Debutta domani il podcasting, una novità multimediale per arricchire l’esperienza di visita attraverso le voci di curatori ed esperti del Museo, tra i primi a Milano e in Italia a lanciare questo tipo di attività. Un racconto delle esposizioni, delle collezioni storiche, delle attività educative, storie di scienza e tecnologia dai depositi, dagli archivi e dalla biblioteca, dei progetti e delle iniziative più importanti che si svolgono al Museo. A dare il via a questa nuova attività di produzione e distribuzione multimediale sarà il podcast Gallerie Leonardo da Vinci, dedicato alle Gallerie Leonardo da Vinci , la più grande esposizione permanente dedicata a Leonardo umanista, ingegnere e indagatore della natura, alla cui scoperta i visitatori saranno accompagnati dalla voce del curatore Claudio Giorgione. Diviso in 32 puntate che seguono il percorso espositivo, il podcast Gallerie Leonardo da Vinci nasce per accompagnare nella visita all’esposizione introducendo le diverse sale e raccontando alcuni dei principali nuclei tematici delle Gallerie. Tutti i podcast saranno fruibili sia all’interno del Museo per una visita più completa sia attraverso le piattaforme Spotify, Apple Podcasts, Google Podcasts, iHeartRadio, Deezer, Soudcloud, Spreaker, Castbox, Podcast Addict, Podchaser, JioSaavn. 

Dopo la conclusione di #storieaportechiuse , il format digitale che ha accompagnato il pubblico durante i quattro mesi di lockdown, il Museo si prepara a lanciare un nuovo progetto digitale per continuare a raccontarsi. #storieaportechiuse è infatti parte di una più ampia missione del Museo, volta all’utilizzo dei linguaggi e delle tecnologie digitali per la valorizzazione del proprio patrimonio, sia come parte dell’esperienza della visita, sia al di fuori sfruttando la rete e le tecnologie mobili. Per questo, dopo la pubblicazione dell’ultima storia, #storiaeportechiuse non terminerà del tutto ma evolverà dando vita, a partire dalle prossime settimane, a Storie@Museoscienza . I canali digitali del Museo continueranno a raccontare le storie più belle e quelle più nascoste, sfruttando la molteplicità dei linguaggi e tecnologie digitali e valorizzando ogni aspetto del lavoro e della missione del più grande museo tecnico scientifico italiano.

Tra le novità digitali ci sarà inoltre il lancio di Train Stories, la prima App in realtà aumentata del Museo dedicata alla Valigia delle Indie, il convoglio ferroviario che collegava settimanalmente Londra a Bombay ed attraversava parte della Francia e della neo nata Italia tra la fine del 1800 e i primi anni del 1900, e, più in generale a tutti i pezzi storici presenti all’interno del Padiglione Ferroviario del Museo. Non solo, grazie alla realtà aumentata, si potrà passeggiare attraverso il lussuoso vagone ristorante , ricostruito come quello dove i passeggeri pranzavano nel 1870, e ammirare le porcellane e gli arredi dell’epoca. Partendo poi dalla mappa del Padiglione e scegliendo uno dei convogli, si potrà ascoltare il curatore Marco Iezzi che ne svelerà gli highlights, la storia e i segreti: dalla Locomotiva E 430 del 1900, la prima a trazione elettrica, alle motrici a vapore Gr 691 e 685 che hanno reso possibile i primi grandi movimenti di persone attraverso la penisola a partire dagli anni Venti, fino ai primi mezzi pubblici urbani, quali l’OMNIBUS e il Gamba de Legn, che portavano gli operai nelle fabbriche della nuova Milano industriale. Train Stories è sviluppata in collaborazione con DOING, l’agenzia digitale parte del gruppo Capgemini.

Per garantire la sicurezza dei propri visitatori, il Museo sarà la prima istituzione culturale nei cui spazi verrà sperimentata un’applicazione di monitoraggio per il distanziamento Covid-19 su V-App grazie a telecamere Cisco Meraki. L’app è realizzata grazie al prezioso supporto di Cisco Italia, partner tecnologico del Museo, in cui ha sede il Cybersecurity Co-Innovation Center. La soluzione di Social Distancing utilizza le più avanzate tecnologie di location analytics e di intelligenza artificiale nativamente disponibili nelle telecamere  intelligenti  Cisco Meraki: queste telecamere, associate alla piattaforma V-APP sviluppata dalla startup siciliana Bizmate, consentono di rilevare in tempo reale la posizione e i movimenti delle persone negli ambienti, conteggiare gli utenti e rapportarli a una precisa informazione volumetrica  senza servirsi di immagini delle persone ma bensì sostituendole con un elemento grafico di immediata comprensione. Questo consente di raccogliere in tempo reale  le informazioni necessarie ad allertare il personale addetto a monitorare il rispetto del distanziamento, segnalando eventuali situazioni di eccessivo affollamento, nel totale rispetto della privacy degli utenti e senza raccogliere dati su di loro. Le informazioni restano disponibili per ulteriori analisi che consentano giorno per giorno di modificare e migliorare le scelte fatte.

Ripartire significa infine anche presentare nuovi progetti e continuare a lavorare per rinnovare e valorizzare gli spazi del Museo, rendendoli sempre più attrattivi per Milano e il suo territorio. Proseguono quindi i lavori per la messa in sicurezza e la riqualificazione di spazi museali con un importante intervento al Padiglione Aeronavale grazie al contributo del Comune di Milano e alla collaborazione dello Studio Pedersoli, e quelli per la riqualificazione dei loggiati dei Chiostri e del Chiostrino dell’edificio Monumentale.

Panzeri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.