1848, amore e desiderio. In Europa scoppiano rivoluzioni politiche e sociali che coinvolgono quasi tutte le nazioni. In Inghilterra sette studenti si uniscono per produrre una rivoluzione artistica: liberare la pittura britannica dalle convenzioni e dalla dipendenza dai vecchi maestri.  Gli uomini e le donne della cerchia cosiddetta “preraffaellita” sperimentano nuove convinzioni, nuovi stili di vita e di relazioni personali, radicali quanto la loro arte.  

John Everett Millais (1829-1896)Ofelia, 1851-52 – Olio su tela, cm 76,2 x 111,8 – Tate: Presented by Sir Henry Tate 1894 – ©Tate, London 2019

I loro splendidi dipinti sono in mostra da domani 19 giugno sino al 6 ottobre 2019 al pubblico per la prima volta a Milano grazie allo straordinario progetto di collaborazione tra Palazzo Reale e Tate Britain.

John William Waterhouse (1849-1917) La Dama di Shalott, 1888 – Olio su tela, cm 153 x 200 -Tate: Presented by Sir Henry Tate 1894 – ©Tate, London 2019

La mostra “Preraffaelliti. Amore e desiderio”, promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE è organizzata in collaborazione con Tate e curata da Carol Jacobi, Curator British Art del museo londinese. Inoltre si avvale del contributo scientifico di Maria Teresa Benedetti, in relazione al rapporto dei Preraffaelliti con l’Italia. È così possibile ammirare in Italia a Milano circa 80 opere, tra le quali alcuni dipinti iconici che difficilmente escono dal Regno Unito per essere prestati, come l’Ofelia di John Everett Millais, Amore d’aprile di Arthur Hughes, la Lady of Shalott di John William Waterhouse.

Arthur Hughes (1832-1915) Amore d’aprile, 1855-56 – Olio su tela, cm 88,9 x 49,5 – Tate: Purchased 1909 – ©Tate, London 2019

L’esposizione di Palazzo Reale rivela agli spettatori l’universo d’arte e di valori dei 18 artisti preraffaelliti rappresentati in mostra raccontando, attraverso i capolavori della celebre collezione Tate, tutta la poetica di questo movimento: dall’amore e dal desiderio alla fedeltà alla natura e alla sua fedele riproduzione; e poi le storie medievali, la poesia, il mito, la bellezza in tutte le sue forme.

Le opere sono presentate per articolate sezioni tematiche, al fine di esplorare gli obiettivi e gli ideali di quel movimento, gli stili dei vari artisti, l’importanza dell’elemento grafico e lo spirito di collaborazione che, nell’ambito delle arti applicate, fu un elemento fondamentale del preraffaellitismo.

Ford Madox Brown (1821-1893) Cattivo soggetto, 1863 – Acquerello su carta, cm 23,2 x 21 – Tate: Purchased 1917 – ©Tate, London 2019

Particolare risalto è dato all’impatto che il movimento artistico produsse sul modo di concepire l’arte, dimostrando come il fascino dei preraffaelliti, in quanto determinante nel processo formativo delle generazioni successive di artisti, sia ancor oggi straordinariamente attuale. Centrale è il tema della poetica degli artisti preraffaelliti, che deve all’arte e in generale alla cultura italiana pre-rinascimentale quell’idea di “modernità medievale” che tanto la caratterizza. A testimoniarlo, sono presenti in mostra dipinti “iconici” su temi che vanno da Dante Alighieri e il suo poema (Paolo e Francesca e Il sogno di Dante al tempo della morte di Beatrice di Dante Gabriel Rossetti) fino al paesaggio italiano tout court (Veduta di Firenze da Bellosguardo di John Brett).

Dante Gabriel Rossetti (1828-1882) – Monna Vanna, 1866 – Olio su tela, cm 88,9 x 86,4 – Tate: Purchased with assistance from Sir Arthur Du Cros Bt and Sir Otto Beit – KCMG through the Art Fund 1916 – ©Tate, London 2019

Con la mostra “Preraffaelliti. Amore e Desiderio” l’arte preraffaellita esce dalle sale della mostra per salire sul palcoscenico e trasformarsi in rappresentazione teatrale. Nelle serate di martedì 18, mercoledì 19 e giovedì 20 giugno, alle ore 21:30 in Piazzetta Reale, alcuni dei quadri più famosi della bellissima collezione presente in mostra prenderanno vita grazie a un vero e proprio tableau vivant: 6 attori teatrali della compagnia napoletana “Teatri 35” faranno rivivere allo spettatore le scene perfettamente ricostruite di alcuni dei dipinti ottocenteschi che potranno ammirare in mostra tra panneggi e stoffe, musica e luci accuratamente ricostruite. Un vero e proprio spettacolo della durata di mezz’ora, pensato per avvicinare tutti all’arte preraffaellita, fortemente espressiva ed evocativa, in maniera non convenzionale. Le storie e i personaggi dei dipinti usciranno dalle cornici e dalle sale di Palazzo Reale per camminare sul palcoscenico e incantare il pubblico rievocando, ancora una volta, le loro passioni e la loro storia.
 

LE SEZIONI IN MOSTRA

Un Medioevo moderno

La Confraternita dei Preraffaelliti era costituita da studenti di materie artistiche che si erano ribellati contro le formule apprese alla Royal Academy. I loro leader erano Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais e William Holman Hunt. Il padre di Rossetti, Gabriele, membro della Carboneria italiana, era esiliato a Londra. I suoi figli e i loro amici crearono un’associazione intesa a riformare l’arte britannica. Intento dei Preraffaelliti era introdurre nell’arte e nella poesia un nuovo realismo e un nuovo significato. Il nome che si erano dati esprimeva la loro ammirazione per i pionieristici artisti del Medioevo italiano, prima che gli stili “raffaelliti” del Rinascimento si affermassero nel campo
dell’arte.

Pittori poeti

Molti membri della cerchia preraffaellita erano anche scrittori, e con i loro dipinti intendevano confrontarsi con quella letteratura che ammiravano. Sceglievano brani da Chaucer, Dante, Shakespeare, dai poeti romantici e da moderni come Robert Browning e ne facevano i soggetti dei loro disegni e dei loro dipinti. Le storie d’amore che raccontavano corrispondevano alle modernE difficoltà dello stile di vita loro e del loro ambiente: amanti divisi dalle famiglie, dal ceto o dal denaro, per esempio, oppure amanti manipolatori e infedeli. A posare erano parenti e amici. In quattro opere della sezione è ritratta la modella, poetessa e pittrice Elizabeth Siddall.

Una fede laica

Rispetto ad altri soggetti letterari, la Bibbia aveva il vantaggio di testimoniare una storia più antica e di suggerire pertanto verità più universali. I Preraffaeliti diedero nuova vita a soggetti
religiosi che ritenevano avessero ancora attuale rilevanza. Evitando un approccio convenzionale, idealizzato, gli artisti del gruppo guardavano anzitutto alla vita reale e da lì sviluppavano ogni dettaglio dei loro scenari. Questi personaggi sacri così realistici suscitarono critiche. Dell’arte sacra i preraffaelliti trassero anche i metodi narrativi, e in tal modo tutti i dettagli presenti nelle loro scene contribuivano a suggerire ulteriori significati. Oggi nei loro dipinti cerchiamo allusioni, chiavi di lettura e simboli per l’interpretazione delle storie e del carattere più profondo dei personaggi raffigurati.

Fedeltà alla natura

I Preraffaelliti furono i primi artisti a esibire dipinti eseguiti all’aperto o comunque non instudio. I treni, le navi a vapore, la crescita di un turismo anche popolare inducevano gli artisti a uscire dai loro studi per dipingere sul posto. Il gruppo era incoraggiato dal critico e collezionista John Ruskin, il quale riteneva che la natura, in sé, fosse già un’opera d’arte creata da Dio, e che la verità dell’emozione e dello spirito si
potesse trovare osservandone da vicino la bellezza. I Preraffaelliti indagarono una gran quantità di motivi nuovi e di nuovi effetti di luce.

Vita moderna

Soggetti tratti dalla vita moderna erano centrali nell’arte e nella letteratura britanniche sin dal Settecento. I dipinti preraffaelliti ispirati alla vita moderna conferivano realismo e complessità psicologica a soggetti presi dalla vita del tempo e toccavano questioni che quegli stessi artisti dovevano affrontare nel loro privato: i loro dipinti riflettevano cambiamenti sociali come il viaggiare e l’emigrazione, le crescenti preoccupazioni per la cura e l’educazione dei figli, ma si concentravano soprattutto su un’idea moderna dell’amore. Nessun membro della Confraternita ebbe una vita sentimentale convenzionale. Il tema dell’amore e del desiderio in senso moderno sfidava la concezione vittoriana del ruolo della donna e metteva allo scoperto i problemi socio-economici dell’epoca.

Amore romantico

Dopo lo scioglimento della Confraternita (1853), la cerchia dei Preraffaelliti guadagnò nuovi osservatori e nuovi seguaci. Rossetti abbandonò la “fedeltà alla natura” per concentrarsi su piccoli disegni e acquerelli ispirati all’arte e alla letteratura medievali, soprattutto alla poesia di Dante e alle storie arturiane di Thomas Mallory. Questi lavori, di carattere particolarmente intimo, venivano donati o venduti a colleghi, amici e collezionisti. Lo stile di vita bohémien dei Preraffaelliti rigettava ogni convenzione sociale e artistica. Molti loro disegni rappresentano amanti in situazioni emotive complesse: un’eco della vita vera. Bellezza dell’anima, bellezza del corpo Rossetti e i suoi seguaci conobbero una seconda fase “estetica” del Preraffaellitismo esplorando connessioni tra arte, design, poesia e musica e orientandosi all’idea di bellezza e al suo potere seduttivo. Svilupparono una ritrattistica nuova e poetica, raffigurando donne della loro cerchia come personaggi letterari. Concentrate in se stesse e perse nelle loro fantasticherie, queste figure non raccontano una storia evocando, piuttosto, un sentimento e un’atmosfera. Rinacque l’entusiasmo per i grandi artisti del Rinascimento, come Leonardo da Vinci e Tiziano, con l’opulenza delle stoffe da loro raffigurate, col loro stile ritmico e rotondo e con la morbidezza della loro luce. Burne-Jones fu in Italia più volte e sviluppò uno stile idealizzato pe 
i suoi soggetti ultraterreni. Se all’epoca della nascita della Confraternita le modelle preraffaellite erano state criticate per il loro aspetto comune e ordinario, ora divennero icone di moda da seguire.

Mito

Negli anni Ottanta i Preraffaelliti avevano ormai guadagnato seguaci, successo e fama; il loro stile aveva pervaso l’arte britannica e stava influenzando l’arte e le arti applicate di molti altri Paesi. I loro temi ispirarono lavori su più ampia scala. I miti e le leggende rifornivano questi dipinti di grandi dimensioni di un repertorio di storie d’amore e di mistero. Le campagne per una maggiore eguaglianza dei diritti suscitarono il timore che le donne emancipate potessero sconvolgere le norme morali, domestiche e sociali, il che trovò eco nell’arte e nella letteratura. I Preraffaelliti furono tra i primi a rappresentare le donne come forze potenti, misteriose, distruttive: dee, incantatrici e altre mitiche femmes fatales – fatali a se stesse o agli altri.

Info:

Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12, Milano
Date di apertura: dal 19 giugno al 6 ottobre 2019
Orari: lunedì: 14,30 – 19,30 martedì – mercoledì – venerdì – domenica; 9,30 – 19,30 giovedì e sabato: 9,30 – 22,30
La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)
Biglietto con Audioguida: Intero € 14,00 | Ridotto € 12,00
Ridotto Abbonamento Musei Lombardia € 10,00  – Ridotto Speciale € 6,00
Informazioni e prenotazioni: 02 54914 – palazzorealemilano.it | mostrapreraffaelliti.com | ticket24ore.it

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